Non ero sicuro di scrivere questa recensione, troppe cose sono andate storte quella sera e non volevo scrivere un articolo negativo su un gruppo che mi piace.
Parliamoci chiaro, non è colpa del gruppo se la serata non è stata tra le migliori…ma andiamo per ordine.
Tramite un amico vengo a sapere che i Crystal Fighters suonano al Pop Corn di Marghera, vale a dire vicinissimo a casa. Non capisco come non essermi accorto di questa data, perchè è da un pezzo che tengo d’occhio le date del gruppo spagnolo. Forse una cosa decisa all’ultimo minuto? A giudicare dall’organizzazione del locale potrebbe essere.
Non lo so se al Pop Corn Club sia sempre così, visto che ci sono andato solo in questa occasione, ma l’impressione che ho avuto è stata purtroppo pessima.
L’idea è buona, creare un club dove portare una volta al mese tutte quelle nuove realtà internazionali che noi veneti di solito dobbiamo andare a vedere a Milano o Bologna (in marzo per dire ci suoneranno i New Young Pony Club). Queste serate si chiamano Club NME, dal nome della storica rivista inglese, serate che si tengono in diversi locali europei e tramite le quali gruppi come Gossip, Foals, etc. hanno trovato fama internazionale.
Fin qui, tutto bellissimo.
Arriviamo a Marghera e troviamo il posto.
Si tratta di un locale ricavato su un vecchio edificio industriale appena sotto la tangenziale di Mestre, molto underground, sembra davvero di stare a Berlino. Riusciamo ad entrare quando ancora il locale è semivuoto. Dando un’occhiata al posto non sembra affatto male; capriate in legno e muri in mattoni rossi…poi ti giri e dietro il bancone del bar vedi due begli schermi piatti con trasmesse delle partite di calcio!! Che c’entra la Domenica Sportiva con la musica e la cultura indie?
Faccio finta di niente e ordiniamo delle birre, che (come cominciamo a sospettare) costano una cifra. Ok, ora tutto è chiaro, il solito locale ARCI dove di associativo c’è solo la tessera ed i prezzi sono quelli di una normale discoteca…schermi al plasma compresi.
Inoltre l’attesa comincia a farsi veramente lunga e la gente non arriva.
Si scopre che ci sono quelli della SIAE all’ingresso e quindi la gente senza tessera non può entrare, in quanto la tessera dev’essere fatta almeno il giorno prima dell’evento…siccome la mezzanotte è passata, la security tiene la gente fuori dai cancelli(!).
All’una ancora non si vede nessuno sul palco, il DJ è uno con una bella maglietta ma con dei dischi di merda e la media delle persone presenti (poche) si aggira attorno ai 18 anni, tutti ragazzi che hanno meno problemi di me a pagarsi i drinks e che passano il tempo a farsi foto col flash facendo a gara per chi fa la faccia più cogliona.
Comincio a pensare di non aver avuto una buona idea.
Poi però alla fine qualcosa sembra succedere. Sul palco all’inizio sono in 4, poi sale anche il cantante coperto da un sudario che lo rende abbastanza inquietante. La musica, anche qui un insieme di elettronica, dance e musica tradizionale basca, cresce un po’ alla volta fino a che sento i miei piedini cominciare a muoversi a ritmo.
Un po’ alla volta dimentico i 20 euro spesi in birra, il ragazzino strafatto coglione che mi ha rotto i maroni prima del concerto, gli schermi al plasma, e mi lascio trasportare dal ritmo del gruppo.
Sì, perchè i Crystal Fighters fanno ballare alla grande, e l’atmosfera diventa quella di un concerto vero (cosa che non sembrava così logica). Anche il suono non è male, malgrado il check non proprio esaustivo fatto pochi minuti prima col DJ che sparava la sua merda a manetta e gli strumenti non elettrici presenti sul palco (una percusione tradizionale basca e una chitarra acustica).
Tecnicamente non proprio perfetti, ovviano a questo con dei ritmi che non ti lasciano star fermo ed hanno una bella presenza sul palco. Il cantante in particolare, col suo fare da guru strafatto, coinvolge e porta chi lo guarda ad entrare in un mondo mistico e lisergico che probabilmente avrei apprezzato di più in un altro contesto, ma che anche qui riesce a coinvolgermi tanto da farmi uscire dal locale addirittura contento.
la ringrazio cara Ophelia, chiunque lei sia 😉
“col suo fare da guru strafatto” ci ha conquistato 🙂
grazie per la recensione!!